L’iniziativa di Alpim raccontata dal Secolo XIX – 21 giugno 2022
In tempi di guerra c’è bisogno di promuovere la pace. Così gli studenti della prima media sezione c dell’Istituto comprensivo Prato Molassana, guidato da Mariateresa Vacatello, hanno deciso di istituire un premio Nobel per la pace all’interno della loro scuola. Con il sostegno di alpini, l’associazione Ligure per i minori presieduta da Carlo castellano, i ragazzi della scuola hanno dato via al premio che ha coinvolto tutte le classi dell’Istituto.
“I ragazzi hanno contattato tutte le classi dei vari plessi del comprensivo e in certi casi lo hanno dovuto fare mentre loro compagni si trovavano in didattica a distanza quindi hanno usato tutti i mezzi a disposizione”, racconta la dirigente Vacatello.
“La fine, si è deciso di premiare tutti per il lavoro fatto anche se sono state selezionate in particolare due classi che hanno espresso i concetti migliori, la seconda B della primaria Santullo e la quinta A della primaria San Siro. Un premio è andato anche ai ragazzi della prima C di Molassana che hanno avuto l’idea e l’hanno portata avanti con tanto entusiasmo”.
“i piccoli sono più spontanei e generosi nel compiere gesti di pace; quando si cresce gesti di pace diventano più rari; noi di classe prima mente ci troviamo un po’ a metà strada tra l’essere ancora piccole diventare come grandi; riconoscere che intorno a me ci sono i bambini ragazzi che compiono gesti di pace mi rende felice”: Ecco alcune delle considerazioni espresse proprio dei ragazzi della prima c a conclusione del sondaggio svolto tra tutte le classi della scuola.
“Faccio ridere le maestre quando le vedo giù di morale; incoraggio i miei compagni quando dicono che non ce la faranno; gioco con chi è da solo; faccio sorridere mi accompagni quando ne hanno bisogno “: sono questi i piccoli mesi gesti di pace raccontati dai bambini della scuola, in un anno che, dopo la pandemia, li ha chiamati a fare i conti con la guerra.